Un elenco di pseudonimi, eteronimi e falsi-nomi usati da scrittori, poeti ed artisti per le loro opere più famose.
Perchè non usare il proprio nome per pubblicare un romanzo, firmare un articolo di giornale o autografare un quadro? I motivi sono molteplici, ma sotto l'aspetto giuridico, lo pseudonimo è tutelato dalla legge con le stesse modalità che proteggono il diritto al nome. Ecco perchè molti personaggi hanno preferito utilizzare un eteronimo.
Fernando António Nogueira Pessoa è considerato il poeta più rappresentativo del XX secolo ed ha fatto dei suoi "falsi-nomi" la sua fortuna. È noto infatti come Álvaro de Campos, Ricardo Reis, Alberto Caeiro e Bernardo Soares. Egli stesso scrisse "l'origine dei miei eteronimi è il tratto profondo di isteria che esiste in me".
La scrittrice britannica di romanzi gialli Agatha Christie (famosa soprattutto per la serie con protagonista l'investigatore Poirot) per i suoi romanzi rosa scelse il nome Mary Westmacott.
Lo scrittore e sceneggiatore statunitense Stephen King ha voluto verificare se poteva replicare di nuovo il suo successo senza però godere della popolarità del suo nome ed ha inventato Richard Bachman. King ha utilizzato altri pseudonimi come ad esempio John Swithen per il breve racconto The Fifth Quarter.
Il cantante statunitense Prince (Prince Rogers Nelson) dovette invece utilizzare lo pseudonimo The Artist Formerly Known As Prince o TAFKAP, poi semplicemente The Artist, in quando il nome Prince era un marchio registrato e di proprietà della Warner Bros.
La famosa scrittrice britannica, Joanne Rowling, meglio nota come J.K. Rowling e autrice dei romanzi fantasy di Harry Potter, nell'aprile del 2013 ha pubblicato il romanzo poliziesco The Cuckoo's Calling con lo pseudonimo di Robert Galbraith.
Elena Ferrante è invece il falso-nome di un ignoto scrittore o di una ignota scrittrice che ha iniziato a pubblicare romanzi a partire dal 1992.
Altri pseudonimi o eteronimi:
Nomi collettivi o "multi-uso":